Boris Yellnikoff:

“Quanto odio i festeggiamenti di Capodanno. Tutti vogliono disperatamente divertirsi, cercando di festeggiare in qualche misera, patetica maniera. Festeggiare che cosa? Un altro passo verso la tomba? Ecco perché non lo dirò mai abbastanza: qualunque amore riusciate a dare o a ricevere, qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia: basta che funzioni. E non vi illudete: non dipende per niente dal vostro ingegno umano, più di quanto non vogliate accettare è la Fortuna a governarvi. Quante erano le probabilità che uno spermatozoo di vostro padre, tra miliardi trovasse il singolo uovo che vi ha fatto? Non ci pensate sennò vi viene un attacco di panico”.

(Dal film ‘Basta che funzioni’, di Woody Allen, 2009).

up_metti una sera

Gentili ascoltatrici ed ascoltatori di Ultimo Piano, ecco a Voi il nostro regalo di fine anno:

“Metti una sera”, un design musicale che restituisce all’odierna liquidità una manciata di tracce musicali provenienti dal passato prossimo del magico decennio a cavallo tra gli anni Cinquanta e i Sessanta.

Buon divertimento! I Vostri affezionatissimi Bert e Roger.

“Il coraggio non è la mancanza di paura, ma la capacità di vincerla”. Nelson Mandela docet.

R.I.P.

Per chi non c’era, eccovi le suggestioni del sound design appositamente confezionato da Ultimo Piano per la presentazione di Food.Chocolate.Design, sabato scorso, a Pensiero visibile.

Metti una sera > ” Il sole, i riflessi del mare e del cielo, le frequenze sabbiose di una radiolina, l’eco di un lontano jukebox, Alberto Sordi e Federico Fellini, “Canzonissima” e qualche rara nuvola a spezzare l’azzurro profondo e a confondere l’orizzonte tra le pagine di un vecchio libro e i cartelloni pubblicitari del vermouth. Ma, soprattutto, interminabili pomeriggi persi a inseguire le ombre lunghe del progresso e del boom economico, dei club e delle nazionali senza filtro, delle speranze e del futuro. .. “Metti una sera” racconta il grande sogno italiano: un tributo sonoro di questi tempi complicati all’ingegno, al coraggio, alle idee, alla creatività, all’intuito e all’innovazione che hanno abitato le visioni sonore di quegli sperimentatori dello stile e che continuano ancora oggi, a distanza di anni, a sollecitare il talento e la visione di molti altri giovani autori.”

Tutto il resto e ovviamente la playlist alla pagina Sound Design.

Presentazione del concept book
FOOD CHOCOLATE DESIGN
www.foodchocolatedesign.it

Partendo dal cioccolato di Modica come filo conduttore, 8 “artigiani del cibo” italiani entrano nella cucina di 8 famosi food blogger, dando vita a 16 ricette interpretate e tradotte in immagini da 16 graphic designer nostrani. Completa l’opera “L’alfabeto del gusto”, saporita tipografia frutto di un lavoro di design collettivo, il tutto raccolto in un volume a tiratura limitata dalla forma grafica raffinatissima.

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Ingresso libero
Degustazione di cioccolata a cura di Sabadì (www.sabadi.it).
Appetitoso sound design a tema by www.ultimopiano.net.

L’evento sarà tecnologicamente “aumentato” grazie alla tecnologia Join Tag, che renderà sorprendentemente interattive le opere in mostra.

L’evento avrà luogo presso la sede di Pensiero Visibile in Stradone San Fermo, 24 – 37121 Verona

Info:
tel. 045 4935601
www.pensierovisibile.it
info@pensierovisibile.it

Qui all’Ultimo Piano stiamo preparando un appetitoso sound design, a base di cioccolata e musica d’altri tempi.

Metti che Bert e Roger …

conventioadexcludendum

“Oh, è così un giorno perfetto | Sono felice di averlo passato con te | Oh, così un giorno perfetto | Mi dai la forza di andare avanti” (Perfect Day). Giù il cappello. Se n’è andato Lou Reed.

C’è anche chi pensa alla cultura e alla musica solo in termini di intrattenimento e spettacolo. E, tutto sommato, una volta funzionava perchè una volta c’erano i concerti, i festival, le mostre, le partite. Oggi, invece, tutto è diventato un appuntamento unico, irripetibile, imperdibile, esclusivo ma di massa, eccezionale eppure condannato alla replica. Così l’era postmoderna ha creato il suo rito collettivo. Benvenuti nella Società dell’evento!

Insieme ad Allen Ginsberg (Poetry, violence and the Trembling Lambs) e ai Cold Cave, con ‘Life Magazine’.

La cara, ‘ vecchia ‘ Europa è un continente di involontari migranti, di persone – donne, uomini e bambini – costretti a spostarsi, a darsi alla fuga o all’esilio. E, quasi sempre, le principali cause che spingono  gli individui a lasciare la propria terra e le loro case, sono la fame, il lavoro, le guerre e la violenza.

Questa intricata storia è divenuta oggetto di una moderna enciclopedia delle espulsioni e dei trasferimenti forzati - in tedesco “Lexicon der Vertreibungen“, che si sono verificati nella storia d’Europa nel XX secolo.

Una pillola di storia, di civiltà e di umanità, targata Ultimo Piano. Il brano musicale, questa volta, è affidato ai Bombay Bicycle Club, con ‘Your Eyes’.

Buon ascolto!