Lo sapevate che? …

 

 

 

 

 

 

 

 

… L’aspetto fisico di Edward, nel film del 1990 “Edward mani di forbice”, di Tim Burton (rossetto, capelli cotonati, matita agli occhi e mise spiccatamente dark), è stato ispirato dal frontman dei Cure, allora all’apice del successo, Robert Smith.

Dalla nostra playlist dedicata al 1989, ecco a voi il synth-pop sensuale di ‘Lullaby’. Buon ascolto!

The Cure – Lullaby – from YouTube

Per il quarto (e, per ora, ultimo) appuntamento di SLO, dedicato a Lou Reed, abbiamo preparato un sound design con brani del 1989, l’anno dell’uscita discografica di ‘New York’.

La playlist è disponibile alla nostra pagina ‘Sound Design’!

 

Waiting for the Man – Reed and Bowie

David Bowie e Lou Reed, protagonisti del primo e dell’ultimo appuntamento di questa prima serie di serate Slow listening, insieme per un classico dei Velvet Underground: I’m waiting for the man.
Slo naturalmente non si ferma qui, stay tuned!

Mi piace pensare che l’intreccio delle bizzarre traiettorie emotive di cui spesso si compone la musica li abbia portati, per caso o anche solo per noia, ad aggrapparsi, per una notte lunga o anche solo un attimo, allo stesso bancone di qualche squallido lounge sulla Lexington o la Bowery. Eccoli lì, quindi, tutti assieme, intenti a scrutare tra le pieghe oscure, a sfogliare le pagine più buie, a seminare ombre o ad annegare ossessioni in una poesia o in un tragico gospel urbano. Disperato, corale e decadente. Lou Reed, Michael Gira, Don van Vliet, Lester Bangs, Ed Sanders, Alan Vega, Richard Meyers, Lydia Lunch. Tutti lì, a cercare riparo dalle banalità, a scavare l’angosciante apparenza dei sentimenti per restituire dignità alla parola fuga. Mentre il resto del mondo dorme, sogna o si prepara ad abbandonarsi indolente al fiume di macchine che scorre verso Long Island.

L’anno è il 2013, il soundesign su audiocassetta C60 è stato curato, come sempre, da Ultimopiano.

Vai alla pagina ‘Sound Design’ e scopri la playlist|

“Signora, dove c’è musica non può esserci nulla di cattivo.”

Miguel De Cervantes – Don Chisciotte

“IL TEMPO PASSA SENZA FAR RUMORE”.

Gabriel Garcìa Marquez (1928 – 2014).

R.I.P.

“Avevamo le idee chiare sul fatto che doveva essere un disco a tema, e avevamo deciso che il tema che legava le canzoni fosse il tempo. Abbiamo scritto le canzoni, abbiamo scritto i testi e ci siamo messi a cercare una parola che potesse essere un titolo. È uscito fuori Fantasma, perché simbolicamente è legato al tempo. Fantasma è una cosa del passato, presumibilmente morta, che appare nel presente. Fantasma ci piaceva anche perché al giorno d’oggi funziona anche come simbolo di un’altra declinazione temporale, quella del futuro. In genere, non si associa la parola “fantasma” al concetto del “futuro”, ma viviamo dei tempi in cui abbiamo un po’ perso la prospettiva. In questo senso il “futuro” diventa anche lui un’entità fantasmatica.” Francesco Bianconi.
“Fantasma” dei Baustelle è l’ospite del terzo appuntamento di SLO, Slow Listening Experience. Lo ascolteremo assieme, “dall’inizio alla fine”, nella prestigiosa versione in doppio vinile su un retro vintage hi-fi d’eccezione. L’appuntamento è sin d’ora fissato per venerdì 11 aprile, ore 21.00, a mobiltre!

Verona, lunedì 21/04/2014 ore 10:00
Primo giro eno-gastronomico a tappe attraverso le piazze del centro storico!

#piazzalongaverona sarà… musicale!In ogni tappa saremo accompagnati da una canzone a tema tratta da una speciale playlist composta da ultimopiano.net, da ascoltare in podcast…

sì, ci saremo anche noi!

vi aspettiamo …

La seconda serata di SLO, venerdì 14 marzo 2014, è stata introdotta dal nostro sound design, dedicato al 1982, l’anno di pubblicazione di ‘English Settlement’ degli XTC.

Vai alla pagina ‘Sound Design’ e scopri la playlist.