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Siamo un blog da record…

Chi meglio di noi?

Nella terza puntata di Ultimo Piano (dedicata allo ‘Scatto’) vi avevamo presentato  I guinness dei record: ascoltatevi la nostra pillola e poi diteci che non siamo i migliori (se ne avete il coraggio!).

All’interno della Miolina, anche Mennea e il brano degli Apparat “Hailin’ From The Edge”. Buon ascolto!

 

Voglio sparire!

Nella prima puntata di Ultimo Piano vi avevamo dato dieci piccoli suggerimenti per sparire; li ricordate? … No, eh? … Niente paura: ascoltatevi la nostra pillola                                              Dieci semplici regole per sparire

(con il brano ‘Red Lights’ degli Holy Fuck)

In viaggio nella crisi con Capitan Visiera…

“Un riccone, avaro e vecchio, dice: “ahimè, cosi non và… vedo nero nello specchio… chissà come finirà… Ah… la crisi!
Ma cos’è questa crisi? Cavi fuori il portafogli, metta in giro i grossi fogli, e vedrà… che, la crisi, finirà!”

(1933_Rodolfo De Angelis)

Sante parole, quasi come quelle contenute nella quarta pillola di Ultimo Piano:              In viaggio nella crisi

(ma c’è anche Capitan Visiera sull’aeromobile ‘Ultimo Piano’ e i Teddybears, con il brano ‘No More Michael Jackson’…. insomma, piatto ricco mi ci ficco!)

 

Miolina musicale: rocker da pensionati!

Vi ricordate il camion-frigo di Ultimo Piano?… E’ sempre d’attualità, viste le ultime uscite discografiche.  Ebbene, abbiamo parlato dei rocker-pensionati nella quinta puntata di Ultimo Piano: Il rock? Roba da pensionati del brivido.

Il brano musicale è ‘Please Talk’, degli Wire.

Buon ascolto!

 

 

 

La pillola metereopatica

Siete meteomaniaci?Siete metereopatici? Ma, soprattutto, che tempo farà all’Ultimo Piano?

La seconda pillola da assumere, dopo i pasti, è tratta dalla settima puntata di Ultimo Piano: Meteomania (ed il brano che ascolterete è: ‘Just Fascination’, dei Cabaret Voltaire)

La profilassi prima del nuovo viaggio con Ultimo Piano

Consiste nell’assunzione di alcune pillole – chiamate ‘Mioline’ – che vanno ascoltate due volte alla settimana, nel periodo immediatamente precedente l’inizio della nuova stagione di Ultimo Piano.

Ecco la prima pillola!

Dalla seconda puntata di Ultimo Piano, dedicata alle Azioni: Sbagliando s’impara

(il brano che ascolterete è: ‘Dust On The Ground’, dei Bombay Bicycle Club)

 

Stiamo tornando … è una minaccia?!

Due cose sono infinite, l’universo e la stupidità umana, ma sulla prima ho ancora dei dubbi.

(A.Einstein)

All’Ultimo Piano conosciamo bene entrambe le cose, non c’è dubbio. All’Ultimo Piano abbiamo ancora delle storie da raccontarvi e della musica da farvi ascoltare. Stiamo tornando. Preparatevi.

Bert & Roger

“Potevamo stupirvi con effetti speciali e colori ultravivaci… Ma noi siamo scienza e non fantascienza”

(Spot Telefunken, 1981).

up_spot_telefunken

La ‘fatal Verona’ all’Ultimo Piano!

Ultimo Piano va a teatro!

Nella nona puntata di Ultimo Piano vi avevamo proposto un assaggio di “Verona Milan cinque a tre”. Adesso abbiamo pensato di regalarvi una piccola sorpresa …. ma la scoprirete solo a teatro!

Per saperne di più vai alla pagina Facebook:

www.facebook.com/VeronaMilanCinqueATre

I vostri affezionatissimi Bert & Roger

 

 

 

UP9: aspettando l’apocalisse…

Ascolta la nona puntata

Gentile attonito pubblico, rompendo un decennale silenzio, il Ministero della Preoccupazione ha concesso, non senza la nostra malcelata soddisfazione, il proprio patrocinio al prossimo agghiacciante capitolo di questo estremo esperimento radioterapeutico. A nulla, infatti, sono valse le pur vibranti proteste dell’Associazione per La Lotta alla Banalità, il cui Comitato Centrale sta ora valutando l’apertura di una procedura di infrazione al fine di zittire definitivamente queste antenne. E le probabilità che gli implacabili censori della stupidità ottengano gli obiettivi sperati sembrano piuttosto alte, a giudicare dalle quantomeno discutibili condotte degli inquilini dell’Ultimo Piano, pericolosamente impegnati a sfidare l’incipiente mediocrità, magari anche solo per esorcizzare un inizio d’anno intensamente frequentato da ogni sorta di piaga biblica e da un vasto campionario di alluvioni, catastrofi, incidenti, bufere di neve, glaciazioni e pure qualche megascossona di terremoto. E così l’intrepido equipaggio di Ultimo Piano ha gettato alle ortiche la credibilità rimasta per abbandonarsi alle ammiccanti lusinghe dell’imperante armageddon culturale in cui il caro Paese sta lentamente sprofondando. Fedele popolo di Ultimo Piano, la nona ignobile puntata è, infatti, interamente dedicata all’Apocalisse, alla fine del mondo, al disastro, alla catastrofe, al gran botto finale e ad un ricco ed assortito contorno di idiozie, credenze, aruspici, indovini, furbacchioni e millantatori: l’ennesimo effimero viaggio nel lato oscuro della forza, al cospetto di disastri naturali e di tanti altri meno nobili cataclismi umani, conditi dai soliti ignobili e meschini moventi. Eccovi quindi il consueto catalogo di bislacche umanità in agitato e precario equilibrio sull’orlo dell’abisso; un goffo valzer tra il previsto e l’imprevedibile, tra una manciata di brillanti previsori del momento supremo e qualche utile consiglio per estinguere il pianeta, tra l’analitico mondo delle ri-assicurazioni e quello del complottismo rivelato, tra la leggera magia della tragedia umana e calcistica di un “Verona – Milan cinque a tre” di qualche era fa e i ben più dolorosi e tragici eventi provocati dall’incuria, dalla speculazione, dal pressapochismo e dall’avidità umana, a Stava come al Vajont. Una consueta baraonda del pensiero critico che, per l’occasione, offre un ideale rifugio alle suggestioni di Slavoji Zizek e di David Brooks, alle lucide visioni letterarie di Joseph Conrad e di James Berger, alle brillanti riflessioni di Junot Diaz e di Marco Belpoliti, alla sagace sapienza di Anthony Giddens e di Alessandro Baricco, alla straordinaria verve di Paolo Valenti e del grande Vittorio De Sica in un continuum radiofonico dalla solita improbabile ed incerta cifra. Sfamate quindi le simpatiche bestiole casalinghe, saccheggiate ogni genere di esercizio commerciale per stivare la dispensa, abbandonate ogni indugio alla severa compagnia del solito bieco e cieco destino e sprofondatevi infine nel divano buono col fido telecomando in mano giusto in tempo per assistere alla diretta del mega botto terminale ! Buon divertimento !

 

Pensierino del giorno:

L’Impero della musica è giunto fino a noi carico di menzogne
mandiamoli in pensione i direttori artistici, gli addetti alla cultura …
e non è colpa mia se esistono spettacoli con fumi e raggi laser
se le pedane sono piene di scemi che si muovono.
Up Patriots To Arms, Engagez-Vous !

Franco Battiato

Fateci spazio!

Ascolta l’ottava puntata – prima parte

Ascolta l’ottava puntata – seconda parte

Gentile spossato pubblico, il repentino decadimento fisico e morale innescato dalla prolungata esposizione alla famiglia e ai micidiali concerti di capodanno richiede un’immediata risposta e una severa assunzione di responsabilità. Nonostante siate riusciti a sopravvivere brillantemente all’estenuante tour de force gastrico e abbiate magistralmente contenuto lo stordimento da manovra finanziaria d’emergenza, ora siete nuovamente in balia dei sensi di colpa e pronti, quindi, a rigettarvi a testa bassa nella mischia con seria determinazione e indomito spirito patriottico. Cari amici, presi come siete dal simpatico affanno quotidiano, non avete invece colto che, anche per Voi, è finalmente scoccata l’ora del “magico contropiede”: soffocate le pulsioni produttive, tenete a bada il solito fanatismo, chiudete il rubinetto del gas, restituite ai mittenti, non senza la vostra personale dedica autografata, le bollette insolute e tirate fuori dalla rimessa la Porsche Carrera GT color salmone, ignobilmente vinta trentadue anni fà con i punti premio del “Ciocorì”, perché è arrivato il tanto atteso giorno, il momento, cioè, di una meritata vacanza. Perché allora non allargare il misero, meschino e ristretto orizzonte per volgere lo sguardo ben oltre le vostre solite mete, le noiose Seychelles, i solinghi atolli del Pacifico o l’insulsa cordigliera andina, magari verso orizzonti più vasti e lontani, in alto, oltre il cielo e verso il buio cosmico delle profondità siderali? La premiata ditta Sterling & Cooper è, ancora una volta, orgogliosa di offrirvi un ricco catalogo di escursioni guidate per condurvi nel magico mondo dello spazio profondo: una frontiera, brulicante di idee, opportunità, nuovi cosmodromi e agenzie spaziali, in orbita sulla stessa scia di quintali di rifiuti, di improbabili taikonauti, di missili, navicelle e schiere di fanatici tycoon, pronti a immolare intere fortune pur di inseguire il sogno sci-fi di una mobilità estrema e low cost. Insomma, affezionato e distratto pubblico, anche questa volta Ultimo Piano vi regala la consueta imbarazzante carrellata di amenità e facezie saltando allegramente dagli straordinari archivi della NASA all’epopea del primo astronauta afghano, dalla grigia tristezza del paesaggio suburbano del ricco nordest agli utopici open space dell’impresa postmoderna, dalla musica binaurale allo “spazio vitale” del bipede contemporaneo, dagli isterismi nazionalistici ai più imbarazzanti miti fondativi. Un’indegna e rutilante giostra che passa, con colpevole disinvoltura, dagli alti registri del compianto maestro della parola Andrea Zanzotto all’involontaria comicità dei programmi dell’accesso, da Edwin Abbott Abbott alle visioni di Carlo Mazzacurati, dalle magie del world wide web al movimento spazialista di Lucio Fontana, da Andrej Tarkovskij a Marco Paolini, da Vitaliano Trevisan a Zygmunt Bauman.

Indossate, quindi, senza più indugi la mega tutona spaziale, stivate nello zaino la solita scorta di maxipannoloni cosmici e di codeghini liofilizzati perché la stazione spaziale è lì fuori, in orbita, pronta ad accogliervi per un giro di valzer in compagnia del solito cinico e baro destino. Buon ascolto!

Pensierino del giorno:

Salvare il paesaggio della propria terra è salvarne l’anima e quella di chi l’abita.

Andrea Zanzotto