Archive for dicembre 2013

Buon anno, dall’Ultimo Piano!

Boris Yellnikoff:
“Quanto odio i festeggiamenti di Capodanno. Tutti vogliono disperatamente divertirsi, cercando di festeggiare in qualche misera, patetica maniera. Festeggiare che cosa? Un altro passo verso la tomba? Ecco perché non lo dirò mai abbastanza: qualunque amore riusciate a dare o a ricevere, qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia: basta che funzioni. E non vi illudete: non dipende per niente dal vostro ingegno umano, più di quanto non vogliate accettare è la Fortuna a governarvi. Quante erano le probabilità che uno spermatozoo di vostro padre, tra miliardi trovasse il singolo uovo che vi ha fatto? Non ci pensate sennò vi viene un attacco di panico”.
(Dal film ‘Basta che funzioni’, di Woody Allen, 2009).

“Metti una sera” di fine anno, all’Ultimo Piano …

up_metti una sera

Gentili ascoltatrici ed ascoltatori di Ultimo Piano, ecco a Voi il nostro regalo di fine anno:

“Metti una sera”, un design musicale che restituisce all’odierna liquidità una manciata di tracce musicali provenienti dal passato prossimo del magico decennio a cavallo tra gli anni Cinquanta e i Sessanta.

Buon divertimento! I Vostri affezionatissimi Bert e Roger.

Madiba (1918-2013)

“Il coraggio non è la mancanza di paura, ma la capacità di vincerla”. Nelson Mandela docet.

R.I.P.

Metti una sera…

Per chi non c’era, eccovi le suggestioni del sound design appositamente confezionato da Ultimo Piano per la presentazione di Food.Chocolate.Design, sabato scorso, a Pensiero visibile.


Metti una sera > ” Il sole, i riflessi del mare e del cielo, le frequenze sabbiose di una radiolina, l’eco di un lontano jukebox, Alberto Sordi e Federico Fellini, “Canzonissima” e qualche rara nuvola a spezzare l’azzurro profondo e a confondere l’orizzonte tra le pagine di un vecchio libro e i cartelloni pubblicitari del vermouth. Ma, soprattutto, interminabili pomeriggi persi a inseguire le ombre lunghe del progresso e del boom economico, dei club e delle nazionali senza filtro, delle speranze e del futuro. .. “Metti una sera” racconta il grande sogno italiano: un tributo sonoro di questi tempi complicati all’ingegno, al coraggio, alle idee, alla creatività, all’intuito e all’innovazione che hanno abitato le visioni sonore di quegli sperimentatori dello stile e che continuano ancora oggi, a distanza di anni, a sollecitare il talento e la visione di molti altri giovani autori.”

Tutto il resto e ovviamente la playlist alla pagina Sound Design.